I Tarocchi secondo Eliphas Levis

“Le 22 chiavi del Tarocco sono le 22 lettere dell’alfabeto primitivo (…) di modo che, se un prigioniero, senza libri, possedesse il Tarocco e sapesse servirsene, potrebbe in pochi anni acquistare una scienza universale e potrebbe parlare di ogni cosa con una inesauribile eloquenza”. 

 

“I Tarocchi sono una macchina filosofica, che evita alla mente di divagare, pur lasciandole iniziativa e libertà; si tratta di matematica applicata all’assoluto, l’unione di ciò che è logico con ciò che è ideale, come una combinazione di pensieri esatti tanto quanto i numeri, forse la concezione più semplice e più grande del genio umano”. 

 

“Esiste un libro che, nonostante sia enormemente popolare e tale da potersi trovare dappertutto, è il più ignoto e il più occulto di tutti, poiché contiene la chiave di ogni altra cosa […] Opera monumentale e singolare, semplice e forte come l’architettura delle piramidi; durevole, di conseguenza, come queste. Libro che riassume tutte le scienze, e le cui combinazioni infinite possono risolvere tutti i problemi; libro che nel parlare fa pensare. Forse l’opera maestra dello spirito umano e, sicuramente, una delle cose più belle che l’antichità ci abbia lasciato in eredità”.