Tag: Arcani Maggiori

IL CARRO. PERCORSO MUSICALE CON I MAGGIORI

IL CARRO. PERCORSO MUSICALE CON I MAGGIORI

  Il Carro in musica. Osservando il settimo arcano i significati subito evidenti sono quelli di vittoria, conquista, movimento, audacia, successo: di nuovo è dal ricco repertorio dell’opera lirica che vogliamo proporre l’associazione musicale per questa carta, dopo le profonde riflessioni che l’Amoureux ci ha 

Raccolta Sogni con i Tarocchi vol. 3

Raccolta Sogni con i Tarocchi vol. 3

  Da “Gli arcani della vita. Una lettura psicologica dei tarocchi” di Claudio Widmann, Edizioni Magi, 2010:   “Nell’espressione liber mundi l’idea del libro (liber) e quella dell’universo (mundi) entrano in sinergia reciproca, riecheggiando l’affermazione di I’bn Al Arabi secondo cui l’Universo è un immenso 

RACCOLTA SOGNI con i TAROCCHI vol. 2

RACCOLTA SOGNI con i TAROCCHI vol. 2

 

In questa raccolta sono presenti diversi sogni in cui gli Arcani sono presenti come mazzo, come Lame singole, come stese e come personaggi onirici. Inserisco anche altre narrazioni in cui i simboli dei Tarocchi sono chiaramente espressi dalle immagini e dalla dinamica del sogno.

Ringrazio le sognatrici e i sognatori che hanno condiviso con me queste loro storie oniriche, contribuendo in modo prezioso al farsi della raccolta.

A seguito di alcuni report onirici sono presenti i commenti dell’autrice/autore del sogno.

 

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Chi desiderasse partecipare alle prossime edizioni della Raccolta con nuovi sogni sul Tarot può compilare il seguente questionario/raccolta:

https://forms.gle/QrjkX2D8cWZGDkxm6

Tutte le informazioni e le indicazioni di compilazione sono riportate nella prima e nella seconda sezione del modulo Google.

 

Chi ha già compilato il questionario e vuole solo inserire nuovi report onirici può utilizzare questo modulo:

https://forms.gle/mykGdA484BNcSUWd6

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Il mazzo completo

“E’ sera e sono in una strada di una cittadina, forse sono in gita con ex compagni dell’università. Non ritrovo più il mio mazzo di Tarocchi. Ho solo a disposizione una dozzina di lame e mi preoccupo all’idea di non trovare tutte le altre. Per fortuna un mio amico dei tempi dell’università mi riporta le lame mancanti.”

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Il labirinto del tetraglifo

“Sono in un labirinto con una mia amica ed una sua amica che non conosco. Per uscire da questo labirinto ci sono delle prove da superare con trappole o pezzi che brillava una volta superati. Vado avanti io e supero tutte le prove anche per loro, che nel frattempo sono rimaste indietro. Alla fine del labirinto c’è una stanza buia con un fiore d’oro a quattro petali sulla parete, che chiamo ‘tetraglifo’ che poi riconosco all’interno dei denari, nel mazzo dei Tarocchi marsigliesi. Sono incantata dal suo bagliore. E’ presente anche una figura maschile, che non conosco, è come un principe del castello o qualcosa di simile.”

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L’uomo luna

“Sono a casa di C., lui non può vedermi e io riesco a parlare solo con la versione ‘nera’ di lui, come se di lui ci fossero due versioni, bianca e nera. Con la versione nera c’è un rapporto profondo; mi parla della sua parte bianca, dicendomi che è dentro un buco da cui non può vedermi.. Io sono lì, infatti, come invisibile di fronte a lui; posso interagire solo con la parte nera”.

Commento: dell’uomo del sogno ero innamorata e non avevo più sue notizie.

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La luna

“Sono in un teatro vuoto, seduto in prima fila. Le poltrone sono di velluto rosso e di velluto rosso è anche il sipario che è chiuso. Sono inquieto , mi guardò intorno, so che devo aspettare. Il sipario si apre, il palcoscenico è buio mentre la sala è fiocamente illuminata da una luce calda. Guardo dalla poltrona il palcoscenico e inizio a levitare fino a trovarmi all’altezza del palco. Sento che sto assistendo a qualcosa di importante, non ho paura ma sono molto emozionato. Il palco si illumina e in scena c’è la carta 18, la Luna, in movimento. La grande luna risplende in alto, il palco si riempie d’acqua e dai lati due cani si avvicinano fronteggiandosi, tra due case che fluttuano, come viste attraverso il calore…l’acqua è in dolce movimento, La luna irradia i suoi raggi, tutto si muove dolcemente. Inizio a piangere ma mi sento rilassatissimo. Mi sveglio e penso: la luna è una macchina che guarisce le emozioni.”

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Una stesa misteriosa

“Vedo una semplice stesa, composta da tre Arcani Maggiori e un Minore: l’Arcano XIII (la Senza Nome, ndr), Temperanza, Carro e quattro di Spade.”

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L’isola del gioco dei Tarocchi

“Mi avvicino con una barca a remi ad un’isola molto verde piena di alberi, noto anche zone con la spiaggia e zone rocciose a precipizio sul mare. Per sbarcare sull’isola mi avvicino al porto e vedo una parata di Arcani Minori, grandezza essere umano, tra una carta e l’altra degli accrocchi, con fili e pesi fatti con corde e pietre, ricordano anche delle carrucole. Ogni Minore ha un significato e serve a comunicare con gli abitanti dell’isola. Dopo poco capisco che si tratta di un gioco interattivo. Effettuata la richiesta di sbarco tramite i Minori, inizio a visitare l’isola e mi ritrovo a dover usare l’arcano V (il Papa, ndr) per superare un livello del gioco. Dovevo far scendere il Papa da una rupe a strapiombo sul mare, facendolo passare sull’impalcatura adiacente alla zona scoscesa e rocciosa da cui si ammira una vista meravigliosa, senza farlo cadere in acqua. Riesco a far saltare l’arcano senza metterlo in pericolo ma ad un certo punto decido di farlo affogare, così gli faccio percorrere il percorso a ritroso e poi con lucidità sbaglio il salto. Il povero Papa a mollo e accanto a lui la Ruota di Fortuna mezza fradicia. In quel momento comprendo che era la seconda volta che affrontavo quel livello di gioco e in maniera sistematica avevo fatto affogare i due Arcani.”

Commento: nel periodo in cui ho fatto questo sogno avevo bisogno di chiudere un ciclo della mia vita che faticavo a portare a conclusione. Il sogno mi ha aiutato a comprendere che era arrivato il momento.

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Matrimonio con rigurgito

Sono ad un matrimonio  non so di chi, a Pitigliano – vedo le mura-; c’è moltissima gente (senza mascherina) e io sembro far parte di una squadra di pronto soccorso, perché intervengo in un caso di malessere…Ad un certo punto una giovane donna con un corpetto molto stretto vomita una carta intera, Gli Amanti, dicendo di averla ingoiata come per scommessa. Poi qualcuno mi dice che fa cose strane per contratto, perché è una promessa nel mondo dello spettacolo. Poi non so che accade e mi trovo in auto alla fermata del bus col pensiero di doverla imbarcare sul mezzo di trasporto. Ma decido che è più agile muoversi con la macchina (!!!). Torno a casa e c’è il mio ex compagno che mi parla di lei e io reagisco in modo brusco dicendo che non voglio sapere più niente di lui, figuriamoci di lei. Lui mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, ma non è più lui: è il mio fidanzato di quando ero al liceo.”

Commento: Ah, l’amour!

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Il liberatore

“Vedo comparire una gallina poi un tizio a me sconosciuto e distanziato da un vetro mi mostra che tiene in braccio un cane piccolo, marrone, molto carino.  Io vorrei prendere un cane ma ancora non posso farlo e non gli posso dare importanza.

[….] Ora compare in grande e in primo piano nel campo visivo la carta di un Arcano che non riconosco fra i tarocchi di Marsiglia ma che porta il nome “il Liberatore”; riconosco la grafica che è simile ai tarocchi di Jodorowsky. Nel vedere questa carta mi sento sollevata e subito dopo mi sveglio.”

Commento: prima di dormire avevo fatto una domanda all’inconscio: ‘su cosa  posso concentrarmi per realizzarmi al meglio nel lavoro, senza disperdere energie, e con chi collaborare?’

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La scatola del Diavolo

“Sono in una stanza e davanti a me c’è una specie di congegno a forma di scatola: si apre in due parti che posteriormente rimangono collegate alle estremità. Sul lato sinistro della metà della scatola sto inserendo delle monete. Un uomo che è lì da qualche parte (non lo vedo) mi dice che sto mettendo le monete nella scatola del Diavolo. Il poter vedere com’è fatto questo congegno dall’interno mi permette di comprendere qualcosa del meccanismo complessivo”.

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Lucifero aiutante

“Sono in una specie di officina, sto cercando un mezzo per raggiungere delle persone che abitano in collina, hanno bisogno di aiuto. Esco dalla struttura e all’esterno c’è una bella luce, di un acceso pomeriggio primaverile. Noto l’erbetta che cresce a ridosso dell’officina. Mi viene incontro un uomo, basso di statura, vestito elegante. Il volto riporta gli esiti di un’ustione diffusa. So che è Lucifero. Si offre di aiutarmi per raggiungere le persone che hanno bisogno di una mano. So che vuole davvero mettersi a servizio di questa impresa”.

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Il diavolo: il guardiano della soglia

“Sono in un sotterraneo, insieme al mio compagno. Parliamo. All’improvviso tutto si oscura. Apro la porta che dà sul cortile, è notte, e di fronte a me vedo la carta del Diavolo, in forma tridimensionale, grande, è un portale: infatti, mentre sono ben definite la cornice e la base con i due personaggi legati al ceppo, c’è un’apertura al posto del diavolo, di cui si riesce a distinguere la sagoma. Quello è l’ingresso di un altra dimensione entro cui io, assumendo la posizione del diavolo, devo entrare per scoprire degli aspetti di me e del mio percorso. Mentre mi accingo a entrare, infatti, so che scoprirò, che mi sarà rivelato qualcosa che è importante che io apprenda per andare avanti.”

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RACCOLTA SOGNI con i TAROCCHI vol. 1

RACCOLTA SOGNI con i TAROCCHI vol. 1

  In questa raccolta sono presenti diversi sogni in cui gli Arcani sono presenti come mazzo, come Lame singole, come stese e come personaggi onirici. Inserisco anche altre narrazioni in cui i simboli dei Tarocchi sono chiaramente espressi dalle immagini e dalla dinamica del sogno. 

Aldo

Aldo

Mi presento: vivo nei pressi di Roma, svolgo la professione di insegnante e da anni mi dedico allo studio della filosofia, con particolare attenzione alla prospettiva della philosophia perennis, e a tematiche di spiritualità e arte. La mia formazione, successivamente alla maturità classica e la 

L’esperienza creativa di C. Widmann. Associazioni con i Tarocchi

L’esperienza creativa di C. Widmann. Associazioni con i Tarocchi

Propongo delle associazioni tra le descrizioni delle fasi del processo creativo di Claudio Widmann in “L’esperienza creativa” e alcuni Arcani o sequenze di Arcani.

lI materiale citato è tratto dal PDF dell’autore disponibile al link:

http://www.claudiowidmann.it/pdf/l’esperienza%20creativa.pdf

 

Leggendo le parole di Widmann sull’atto creativo mi è venuta in mente la sequenza tarologica le DIABLE, la MAISON DIEV e l’ETOILLE.

“L’atto creativo è quasi sempre un’eruzione improvvisa, una sorta di esplosione; qualcosa erompe nella coscienza immediatamente, improvvisamente e in forma pressoché completa. Nei miti di creazione spesso la prima cosa ad essere creata è la luce. In principio, in effetti, tutto è avvolto nel buio:

Zitto Lucifero non disturbare
Non stare sempre qui a criticare
Beh, sì lo ammetto, sarà un po’ buio…

Questo passaggio per noi è del massimo interesse, perché la luce è forse il simbolo più universale della conoscenza, della sapienza, della coscienza. Per contro le tenebre sono analogiche agli stati di cecità, di ignoranza e di incoscienza; stati in cui si annaspa nel buio, in cui non “ci si vede chiaro”. L’atto creativo è sempre un atto che squarcia le tenebre, che porta luce e che porta “alla luce”.

Si potrebbe dire con la Von Franz che “annaspare nel buio attiva i processi creativi” e che la creatività implica sempre un rapporto dialettico fra buio e luce, fra noto e ignoto. Nell’ esperienza di ciascuno di noi la funzione creativa espande la coscienza, squarcia le tenebre della non conoscenza, del non noto, del non conosciuto. Può essere interessante ricordare che per gli Egizi il verbo ir (creare) si scriveva col geroglifico dell’occhio il cui nome era simile anche etimologicamente (irt), la cui immagine è collegata alla luce e alla coscienza, allegoria del vedere e del vederci chiaro”.

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Nella descrizione di Widmann del caos rintraccio una relazione con le energie libere de le MAT.

“Tutto ha inizio nel caos. Empiricamente il fenomeno non ci è estraneo: davanti a un problema di cui non conosciamo la soluzione, in un momento critico della vita, quando siamo aggrovigliati in una situazione d’impasse viviamo concretamente il χαος.

Nei procedimenti che intendono stimolare intenzionalmente la creatività, il caos viene perseguito tecnicamente: brain storming è il termine con cui si designa l’afflusso libero e caotico di pensieri. L’adolescenza è età specificamente segnata da un intenso flusso creativo e dalla ricerca di soluzioni creative per l’esistenza: è nota anche come età di caos (oggi più frequentemente detto “casino”). Il disordine, il caos, il casino, per gli adolescenti, è un’esigenza. Naturalmente potremmo attingere anche a esempi più illustri di esperienze creative e parlare dei periodi confusivi che precedettero le grandi creazioni pittoriche di van Gogh; oppure ai momenti di travaglio che precedettero certe scoperte scientifiche.

Per noi sarà importante ricordare che caos è archetipo dell’inconscio, dei suoi stati confusivi e dei suoi contenuti amorfi e indifferenziati. Questo aspetto segna l’esperienza creativa a tutti i livelli: quella ordinaria che è di tutti e quella geniale che è di pochi”.

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Nella descrizione del buio emerge l’associazione con i processi profondi rappresentati da le PENDU.

“La creazione è spesso un atto che avviene nel buio. Anche i nostri comuni atti creativi talvolta avvengono nel buio; a volte uno si ritira nella penombra a pensare, più spesso decide di “dormirci sopra”. Abbiamo esempi storici molto evidenti di come la creatività sgorghi letteralmente dal buio; uno dei più emblematici è forse quello del chimico Kekoulé che dopo un lungo periodo in cui annaspava nel caos della ricerca sugli idrocarburi, nella penombra della sera ebbe un sogno ad occhi aperti e vide un’immagine uroborica che gli aprì la mente alla scoperta dell’anello benzenico.

Il buio però può essere inteso anche in un’accezione meno letterale, come fase di incubazione che precede l’emergere dei contenuti creativi. Il pulcino, covato nel buio dell’uovo per 21 giorni prima di uscire alla luce, viene citato in maniera ricorrente nelle metafore della creatività.

Secondo un certo modello, il buio corrisponde a quella fase del processo creativo in cui si accumula una tensione sotterranea che poi sfocia in una subitanea rivoluzione. Accade così nella vita della scienza: vi sono fasi di “scienza normale”, organizzate attorno a paradigmi dominanti e caratterizzate da “cambiamenti di routine” (Barnes); queste fasi, che possiamo assimilare al buio, accumulano un crescendo di tensione creativa che esplode in “cambiamenti rivoluzionari” quali, ad esempio, la rivoluzione copernicana o la teoria della relatività di Einstein. Accade così anche nella storia dell’evoluzione filogenetica: lunghi periodi di stabilità sono improvvisamente scossi da periodi di rapida e profonda trasformazione in cui l’organismo vivente reinventa aspetti importanti del proprio assetto e della propria esistenza.

Propongo, inoltre, di leggere il buio come simbolo di introversione e di notare come l’atto creativo abbia bisogno di un momento di introversione: silenzio, raccoglimento, isolamento, solitudine, abbassamento degli stimoli sensoriali, eccetera”.

Collaborazioni

Collaborazioni

L’invito al Mondo delle Arti per arricchire i contenuti e gli sguardi sul Sogno e sul Tarot è rivolto a tre persone, ai loro progetti in corso e alle loro passioni. A seguire la mia presentazione delle collaboratrici e dei collaboratori del blog, cui seguiranno 

SITOGRAFIA sul TAROT

SITOGRAFIA sul TAROT

Propongo alcuni siti che ho trovato utili e interessanti per approfondire lo studio dei Tarocchi. Quando specificato i link sono stati consigliati da altri studiosi della materia. La pagina, come tutte le altre bibliografie e sitografie sul blog, sarà aggiornata con altre condivisioni ad ogni 

Il MASCHILE nei TAROCCHI: in cammino verso l’integrazione

Il MASCHILE nei TAROCCHI: in cammino verso l’integrazione

 

 

“Anima e Animus sono i due guardiani archetipici dell’inconscio: danno accesso alle energie della Psiche e alla forza della Vita”

Claudio Widmann

 

Negli Arcani Maggiori dei Tarocchi sono rappresentati le immagini e i contenuti che formano la Psiche e ne determinano le sue dinamiche: le Lame delineano un percorso in cui si affrontano tappe di sviluppo e di conoscenza di sé.

Nel corso delle 22 Lame l’anima (Le Mat) vive delle fasi di crescita, sospensione, ritorno alle origini, revisioni e salti evolutivi: in un movimento a spirale in cui ogni acquisizione e conquista della coscienza vengono di volta in volta messe alla prova e corroborate dall’esperienza.

Come percorso psicologico nei Tarocchi sono rappresentate le declinazioni dell’archetipo del Maschile e le relative modalità espressive: a seconda di come incarniamo questa istanza psichica si profila un certo vissuto individuale e la proiezione della controparte sessuale sulla partner (Anima-Eros).

 

Dal Mago al Mondo (figura androgina simbolo della totalità), passando da L’Imperatore, Il Papa, Il Carro e L’Eremita e Il Sole, si sperimentano i diversi modi con cui vivere l’Animus (*), ovvero l’istanza morale che indica ciò che deve essere fatto, discrimina e ordina: un fattore di regolazione della dimensione dell’Eros attraverso il potere del Logos. Con Animus incarniamo appieno le caratteristiche di cui siamo portatori e viene alla luce la nostra identità che ci differenzia come individui rispetto al collettivo.

Ciascuno di noi vive maggiormente un aspetto polare dell’archetipo del Maschile, da un lato come fattore costitutivo e dall’altro derivante da un imprinting familiare e socio-culturale: si avverte una mancanza di fondo e disarmonia nella relazione (sia intrapsichica che interpersonale) quando non si riesce ad equilibrare un polo con il suo opposto e complementare.

 

Nel seminario verranno descritte ed esplorate le manifestazioni di Animus secondo gli Arcani Maggiori, negli aspetti costruttivi e dinamici e in quelli di eccesso o difetto, per mettere in relazione e dialogo i vari Maschili che ci abitano e sostenere la Psiche nei suoi processi di integrazione.

Il seminario prevede un massimo di 7 partecipanti.

 

(*) Da “Gli Arcani della Vita. Una lettura psicologica dei Tarocchi” di Claudio Widmann:

“Il Logos distingue anzitutto soggetto da oggetto, rompendo l’arcaica partecipation mystique, dove me e non me sono avvolti in uno stato di identità fusionale; divide, dunque, il mondo interno da quello esterno. (…) Dal profondo dell’inconscio l’Animus attiva una caratteristica animosità e si oppone sempre a tutto […] “spesso in modo diretto al sentimento.”

Jung