Il MOVIMENTO ACQUA
Da “Reflessologia naturopatica” di Catia Trevisani, Ed. Enea, 2010
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“L’Acqua rappresenta la fine di un ciclo, la massima stasi, il massimo yin, racchiude i concetti di energia potenziale, riserva energetica, massima decelerazione e coesione della materia; morte come fase di preparazione per la vita, è il regno della potenzialità infinita. La caratteristica dell’Acqua è il carattere mutevole, fluido.
Secondo la tradizione taoista è il simbolo del “non agire” (wu wei, ndr), della saggezza in cui si lascia scorrere fluidamente, senza attaccamenti o opposizioni, segue l’inclinazione del terreno. Vuota di forma, come è vuoto il cuore del saggio, in cui tutto passa e nulla si ferma, e tuttavia potente. (…)
Per quanto mutevole “l’Acqua rimane fedele a se stessa in qualsiasi condizione”, afferma l’Yijing, il Libro dei Mutamenti dell’antica tradizione classica; per l’alternanza pieno-vuoto, duro-molle, liquido-solido, l’Acqua è la madre della vita, dell’organizzazione generale e materiale di tutte le forme della natura. (…)
Il Movimento Acqua corrisponde alla notte, al buio, al nord, al freddo; la stagione correlata è l’inverno, il tempo in cui -arrestate le attività- si sta in profondità, la neve copre la Terra proteggendo la vita che rifiorirà in primavera. Il colore è il nero che richiama l’oscurità dell’abisso in cui avvengono i mutamenti; uno squilibrio del Movimento Acqua si manifesta nel corpo con occhiaie nere e un colorito grigiastro del volto. (…)
Nel corpo umano l’Acqua corrisponde all’organo rene e al viscere Vescica. I Reni agiscono come un filtro che da un lato elimina dal sangue tossine e prodotti di rifiuto, dall’altro trattiene tutto ciò che è utile al corpo. Mentre il Polmone fornisce un’energia quotidiana, che si rigenera tutti i giorni, il Rene è la sede dell’energia ancestrale, genetica, sessuale. Dunque problematiche di invecchiamento precoce o di infertilità sono da correlare ad uno squilibrio dell’energia renale. La sfera sessuale è governata dal Rene sia nella sua parte strutturale, sia nella sua parte funzionale; mentre gli stati infiammatori dell’apparato genitale (vaginiti, annessiti etc) vanno ricondotti al Fegato, problemi come l’impotenza e la sterilità sono legati al Rene. (…)
L’aspetto sottile dell’Acqua è costituito dalla volontà (di vivere, n.d.r.), dalla determinazione, perseveranza e fermezza che permettono il perdurare delle intenzioni prodotte dalla Milza, e consente di portare a compimento le idee.
L’emozione è la paura, come ansia generalizzata che nasce quando manca la capacità di far fluire le cose e la vita. Se ci si attacca e ci si fissa, si blocca il flusso della vita e dell’energia. L’Acqua rappresenta la saggezza per la sua fluidità e mancanza di forma, ma canalizzata racchiude una forza invincibile (dunque è connessa con la volontà e la determinazione). Nello stato di equilibrio si hanno forza di volontà, indipendenza, stabilità, determinazione; mentre in eccesso diventa rigidità caratteriale, temerarietà, eccesso di volontà; in vuoto prevalgono paura, mancanza di volontà, incapacità di realizzazione, scoraggiamento, mancanza di perseveranza.
I Reni vanno più che altro incontro a problematiche di vuoto. Secondo i cinque Movimenti sono correlati all’Acqua ma sono in relazione anche con il Fuoco: basti pensare al Ming Men, punto posto tra i due Reni, “Porta della Vita” (o del Destino n.d.r.), sede del fuoco vitale connesso allo yang di Rene che a sua volta regge lo yang di tutti gli organi, così come l’Acqua, lo yin di Rene, regge lo yin di tutti gli organi. Si dice che i Reni siano il fondamento dello yin e dello yang. (…)
In generale in caso di vuoto di Reni vi è debolezza o dolore lombare, possono presentarsi debolezza alle ginocchia, stanchezza al mattino, disturbi urinari, edemi, disturbi alle orecchie come riduzione dell’udito, acufeni, vertigini.”