Laboratorio ‘CONVERSAZIONI sui TAROCCHI: simboli, miti e sogni’

 

I Tarocchi sono un compendio di immagini simboliche che rappresentano l’insieme della vita psichica, le sue vicende evolutive, i suoi Arcani: in sintesi gli archetipi della personalità e del suo processo di individuazione.

Claudio Widmann

 

I Tarocchi sono un mazzo di carte costituito da 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, di origine incerta e di grande impatto sulla nostra Psiche: l’insieme degli Arcani costituisce un sistema di codifica della realtà, si fa descrizione del nostro Dasein (l’esserci) per mezzo di immagini. Nei Tarocchi troviamo un percorso di conoscenza di sé espresso in termini simbolici: l’Arcano si riferisce ad una funzione interiore, ad una fase della vita e ad una dinamica che stiamo vivendo.

In ogni lama vive una molteplicità di significati, ognuno dei quali amplifica la tematica centrale, come rami che dipartono dal tronco: nelle figure dei Tarocchi troviamo elementi del mito, della tradizione filosofica, delle religioni e motivi onirici.

 

Ad ogni incontro verrà estratto un Arcano e lavorato negli aspetti simbolici e mitologici per arrivare ad esplorare a livello onirico le relative manifestazioni e significati. L’estrazione casuale è un escamotage per immergersi nella dimensione di processo.

 

Per info scrivere a [email protected]

 

(*) “L’esistenza dell’uomo è un nesso indistricabile di presente, passato e futuro. L’uomo vive nel mondo anzitutto come un agente che lo modifica e lo riorganizza continuamente […] Ciò, per Heidegger, significa che la caratteristica dell’uomo è quella di essere un progetto: noi esistiamo come un continuo tendere verso una diversa sistemazione della realtà. Anche quando desideriamo conservare indefinitamente una condizione felice, dobbiamo pur sempre operare per difenderla, consolidarla, cioè agire e modificare delle circostanze. L’espressione che riassume questa natura dell’uomo è Dasein, esserci: il termine esser-ci indica il fatto che l’uomo esiste sempre in una situazione, e che si rapporta sempre attivamente ad essa, progettando situazioni diverse […] L’esserci che progetta il mondo non è spettatore del teatro del mondo, ma è coinvolto egli stesso totalmente nelle sue vicende.

Perone, Ferretti, Ciancio – 1987